Buoni voti per gli ospedali: «complessivamente gli obiettivi sono stati raggiunti»

L'UFSP ha tratto un bilancio positivo dalla valutazione globale del nuovo finanziamento degli ospedali e dell'introduzione dei forfait per caso.

Le visioni cupe dei critici hanno segnato i resoconti dei media che un anno prima dell'introduzione avevano riferito con grossi titoli in prima pagina della richiesta di una moratoria per il dannoso sistema di forfait per caso della Swiss DRG SA. L'avvio della nuova era SwissDRG è riuscito senza intoppi all'inizio del 2012, imperturbato dalla confusione mediatica su «dimissioni sanguinose» e frequenti riammissioni di pazienti dimessi troppo presto. Sette anni più tardi, all'inizio di giugno 2019, senza grandi effetti mediatici, l'UFSP ha tratto un «bilancio positivo» poco spettacolare.

L'«estensione della libera scelta dell'ospedale» è un successo
La valutazione dell'UFSP mostra «che i provvedimenti più importanti di questa revisione, ad esempio l’estensione della libera scelta dell’ospedale, il finanziamento duale con ripartizione fissa nonché gli importi forfettari riferiti alle prestazioni hanno rafforzato la concorrenza e, nel complesso, spinto gli ospedali a lavorare in modo più efficiente.» Con il consenso del Consiglio federale l'UFSP ha constatato che il nuovo finanziamento degli ospedali «ha permesso nel complesso di raggiungere i suoi obiettivi.» Il rafforzamento della concorrenza e della trasparenza nei costi secondo l'UFSP ha dato agli ospedali «la spinta per lavorare in modo più efficiente.» Ciò nonostante, secondo il bilancio dell'UFSP, sono state notate «alcune lacune», tra cui il fatto che, nonostante l'aumento della trasparenza, i dati riferiti a costi e qualità presentino «ancora delle lacune». Il pubblico, ad esempio, ha «difficoltà a comprendere e utilizzare questi dati», secondo l'UFSP.

«Colmare le lacune evidenziate»
Il Consiglio federale ha incaricato il Dipartimento federale degli interni di colmare le lacune evidenziate nella valutazione, in collaborazione con i Cantoni, i fornitori di prestazioni e gli assicuratori malattie. Ha fissato quattro aree di intervento: il potenziamento della collaborazione intercantonale in materia di pianificazione ospedaliera, il miglioramento della trasparenza dei costi, l'elaborazione di misure di qualità e il rafforzamento della posizione degli assicurati, per esempio nel contesto della libera scelta dell’ospedale. Alcune misure sono in corso di attuazione o sono state adottate già dopo la fine della fase di valutazione, informa l'UFSP nel proprio comunicato stampa. Il Consiglio federale ha constatato che «un adattamento della legge in materia non sia necessario.» La palla è così passata agli ospedali e ai Cantoni, per quanto riguarda «l'eliminazione delle poche lacune».

Soddisfatto, l'UFSP trae il bilancio: grazie al nuovo finanziamento degli ospedali e ai forfait per caso è stato possibile arginare l'incremento dei costi degli ospedali. Tra il 2013 e il 2016 i costi complessivi del sistema sanitario sono aumentati in media del 4 per cento, mentre nello stesso periodo le spese dell’AOMS per le prestazioni ospedaliere stazionarie «sono cresciute in media solo dell’1,5 per cento». Prima della revisione l'aumento medio era del 3,2 per cento.

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