Dalla cartella informatizzata del paziente (CIP) alla cartella sanitaria elettronica (CSE)

La Confederazione prevede un riorientamento completo della cartella informatizzata del paziente. Con la nuova legge sulla cartella sanitaria elettronica s’intende modernizzare a fondo e semplificare la struttura attuale. È previsto un modello opt-out automatico con un obbligo di allacciamento di tutti i fornitori di prestazioni, standard vincolanti e un’infrastruttura tecnica centrale. Nel contempo, nei prossimi anni, l’attuale CIP continua a rimanere in funzione. 

All’inizio del mese di novembre 2025 il Consiglio federale ha trasmesso al Parlamento il messaggio per una nuova legge sulla cartella sanitaria elettronica (LCSE). Dovrà sostituire l'attuale LCIP e permettere una gestione più uniforme e facilmente accessibile dei dati sanitari. Il punto centrale è il passaggio a un modello opt-out, vale a dire che in futuro per ogni cittadina e cittadino viene automaticamente aperta una cartella, a meno che essi non vi si oppongano espressamente. La partecipazione alla CSE sarà inoltre obbligatoria per tutti i fornitori di prestazioni.  In aggiunta è prevista un’infrastruttura tecnica centrale della Confederazione, mentre le comunità di riferimento manterranno un ruolo operativo e di coordinamento.

Standard vincolanti
Sono previsti standard vincolanti di interoperabilità quali FHIR, per armonizzare e standardizzare lo scambio dei dati. Vi sarà pure una nuova regolamentazione della Governance e del finanziamento tra Confederazione e Cantoni. Attualmente, tuttavia, non sono ancora definite regolamentazioni specifiche in merito alla partecipazione finanziaria dei fornitori di prestazioni.

L’attuale cartella del paziente sarà mantenuta
Finché entrerà in vigore la nuova legge, tra cinque anni, l’attuale cartella informatizzata del paziente rimarrà in funzione. Per gli ospedali ciò comporta un dispendio continuo. La legge li continua inoltre a obbligare a essere collegati a un sistema di CIP. Il numero finora esiguo di utenti da parte della popolazione rimarrà probabilmente invariato durante questo periodo di transizione. Mantenere il sistema attuale offre tuttavia l’opportunità di raccogliere ulteriori esperienze e acquisire conoscenze avanzate per la futura gestione della CSE. Nel periodo di transizione il finanziamento delle comunità di riferimento rimane diverso a livello regionale, in parte avviene tramite contributi cantonali, in parte tramite tasse delle istituzioni collegate. 

Prospettiva e importanza per la fase di transizione
L’UFSP sta attualmente lavorando a uno studio sui costi per l’introduzione e la gestione della cartella informatizzata del paziente. La pubblicazione è prevista per l’inizio dell’anno prossimo. L’analisi dovrebbe mostrare che ospedali e cliniche già oggi investono notevolmente nell’infrastruttura esistente e creano dunque una base importante per il passaggio che sarà effettuato in futuro. Nel contempo risulta chiaro che l’imminente fase di transizione dalla CIP alla CSE sarà caratterizzata da frustrazioni, dato che in tale periodo gli sviluppi ulteriori saranno probabilmente solo limitati. Nel messaggio si mette inoltre in risalto che si dovranno continuare a sfruttare investimenti esistenti, visto che sia l’attuale CIP sia la futura CSE puntano a interfacce standardizzate.

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