Il piano svizzero per pandemia è in fase di rielaborazione – H+ chiede una proroga del termine

L’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) ha rielaborato in maniera fondamentale il piano svizzero per pandemia. La relativa consultazione è in corso fino al 24 luglio 2024. Assieme a sette organizzazioni partner, H+ ha chiesto all’UFSP di concedere una proroga del termine, dato che non sono d’accordo con la procedura scelta Secondo H+ è discutibile redigere il piano per pandemia sulla base di una legge (Legge sulle epidemie, LEp), la cui elaborazione definitiva non è nota. 

Il piano svizzero per pandemia rielaborato, contrariamente al «Piano svizzero per pandemia influenzale» del 2018 attualmente in vigore, intende orientarsi su pandemie in generale e non su un determinato agente patogeno. In particolare, s’intende integrarvi la rielaborazione della pandemia da Covid-19. La base legale per la preparazione alla pandemia, tuttavia, è come finora la Legge sulle epidemie (LEp) del 2012, attualmente in fase di revisione. Attualmente sono in fase di consultazione pure ulteriori leggi e ordinanze con un possibile impatto sul piano per pandemia, ad es. la Legge sull'approvvigionamento del paese (LAP) oppure la Legge sugli agenti terapeutici (LATer). H+ ha preso posizione in merito a tutti i progetti.

Procedura discutibile dell’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP)
Secondo H+ è discutibile redigere il piano per pandemia sulla base di una legge (Legge sulle epidemie, LEp), la cui elaborazione definitiva è sconosciuta. Anche il progetto attuale mostra inoltre che non sono stati armonizzati i progetti di legge e le basi per la pianificazione e che le competenze non sono state disciplinate in modo inequivocabile. Rimangono pure da chiarire le questioni essenziali di finanziamento per il settore ospedaliero (perdite di ricavi e costi supplementari quale conseguenza delle misure imposte dalle autorità, costituzione di scorte di forniture mediche ecc.).  Nella consultazione avviata alla fine di aprile 2024 tramite la «piattaforma informativa digitale per la preparazione alla pandemia», infine, sono emersi difetti organizzativi eclatanti (cfr. lo scritto alla voce «documenti»).

Chiesta la proroga del termine
In uno scritto comune, assieme a sette organizzazioni partner, H+ ha dunque chiesto all’UFSP di prorogare il termine per la consultazione, visto che a tali condizioni non è possibile fornire una presa di posizione seria e oggettivamente fondata in merito al progetto, entro il 24 luglio 2024.

L’UFSP è invitato in particolare a integrare eventuali conseguenze delle consultazioni attualmente in corso e presentare integralmente i capitoli e i documenti di base ancora da elaborare nel piano per pandemia, il tutto nelle tre lingue nazionali. In seguito, secondo gli attori, serve un termine ulteriore di tre mesi, per poter adeguatamente elaborare tali documenti e prendere posizione in merito al progetto in maniera fondata. Conformemente alla risposta dell’UFSP, H+ stabilirà la procedura ulteriore nell'ambito di tale consultazione e informerà nuovamente gli ospedali e le cliniche in merito.

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Nadine  Akikol

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