Produzione di citostatici: il tribunale tutela l’USB

Il tribunale arbitrale di Basilea città nella procedura riguardante la fatturazione della posizione tariffale «Produzione asettica di citostatici ai sensi della buona pratica di produzione (GMP), infusione, 56 punti» dell’elenco dei medicamenti con tariffa, tra l’ospedale universitario di Basilea (USB) e la CSS Assicurazione malattie SA, ha tutelato la prassi di fatturazione dell’USB. La CSS ha interposto ricorso contro la sentenza presso il Tribunale federale.

La CSS Assicurazione malattie SA (CSS) contesta la fatturazione della posizione tariffale «Produzione asettica di citostatici ai sensi della buona pratica di produzione (GMP), infusione, 56 punti» dell’elenco dei medicamenti con tariffa (EMT) nell’ambito dell’impiego nelle terapie oncologiche/ematologiche in ospedali e cliniche. La CSS argomenta che nel caso dei citostatici si tratta di medicamenti, adatti alla somministrazione diretta ai pazienti, per i quali non è necessaria alcuna ulteriore tappa di produzione. Ciò benché gli assicuratori malattie abbiano accettato per anni l’applicazione della tariffa esplicitamente prevista per la tariffazione di una produzione in camera bianca. L'applicazione della tariffa, come noto, è terribilmente vetusta e non soddisfa più i criteri LAMal secondo cui la convenzione tariffale deve essere stabilita secondo le regole dell’economia e adeguatamente strutturata.  Per le casse malati, il risparmio derivante dal riutilizzo di soluzioni restanti, permesso unicamente da un processo di camera bianca asettico validato, supera inoltre di gran lunga le rimunerazioni risultanti dalla tassa. È altresì sproporzionato il fatto che in molti ospedali e cliniche non è nemmeno stata onorata la parte non contestata delle fatture in questione. Di questo parere era pure il tribunale sociale di Basilea che, con una decisione corrispondente, ha imposto alla CSS di rimborsare gli importi.

L’ospedale universitario di Basilea (USB) ha intentato un’azione concernente diverse controversie con la CSS presso il tribunale arbitrale di Basilea città, ai sensi di un processo-pilota. La procedura relativamente lunga, anche dovuta alla raccolta di diverse perizie di esperti, si è conclusa con una decisione positiva per l’USB e per gli ospedali e le cliniche coinvolti. Il tribunale arbitrale ha integralmente tutelato l’applicazione da parte dell’USB della posizione tariffale contestata.

Purtroppo la CSS non ha accettato la decisione del tribunale arbitrale e ha interposto ricorso presso il Tribunale federale. Per esperienza, queste procedure sono lunghe e perciò raccomandiamo agli ospedali e alle cliniche interessati di riscuotere presso gli assicuratori la parte non contestata.

H+ è in contatto con l’USB e con l’associazione svizzera dei farmacisti dell'amministrazione e degli ospedali (GSASA) e terrà al corrente i membri di H+.

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Christoph  Schöni

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