Previsti tagli sulle tariffe di laboratorio

La Confederazione prevede tagli lineari sulle tariffe di laboratorio. Ma in attesa dell'attuazione di questi ultimi, andranno applicate tariffe di transizione con una riduzione percentuale sulle tariffe esistenti per ottenere risparmi. La CSS-N da parte sua propone una libertà di contrarre per le analisi di laboratorio. H+ e i laboratori medici della Svizzera FAMH vi si oppongono. 

Nell'ambito dei pacchetti di misure di contenimento dei costi le tariffe di laboratorio sono sempre più prese di mira. In data 7 marzo 2022 il Consiglio federale ha infatti risposto alla domanda del CN Christian Lohr (TG, alleanza del centro) quando saranno finalmente ridotti i prezzi di laboratorio (22.7005): «La prima fase della rielaborazione degli elenchi di analisi è stata conclusa alla fine del 2020 e nel novembre 2020 immediatamente avviata la seconda fase della rielaborazione di una nuova tariffazione dell'elenco delle analisi. Tale fase necessiterà più anni visto che il DFI procederà al ricalcolo della tariffa di ogni singola analisi. Occorre agire rapidamente, dato che le tariffe attuali sono molto più elevate rispetto a quelle vigenti all'estero. Per questo motivo ora saranno avviate tappe intermedie per poter realizzare rapidamente risparmi nelle analisi di laboratorio a favore dell’assicurazione malattie. In primo piano vi è una riduzione percentuale generale delle tariffe attuali mediante una tariffa di transizione. Per la riduzione della tariffa contemplata nella tariffa di transizione fanno eccezione le tariffe per le analisi rapide, non riguarda dunque i medici di famiglia. Tale tariffa di transizione sarà però valida unicamente fino alla conclusione della regolare nuova tariffazione di tutte le posizioni dell'elenco delle analisi, basata su una misurazione di economia aziendale e una struttura appropriata.»

Pure secondo santésuisse e l’incaricato della sorveglianza sui prezzi le analisi di laboratorio presentano un grosso potenziale di risparmio. santésuisse scrive infatti nel proprio comunicato stampa del 10 marzo 2022 che adeguando i prezzi svizzeri a quelli europei si potrebbero risparmiare diverse centinaia di milioni di franchi all’anno. In uno studio pubblicato il 3 febbraio 2022 (solo in francese) pure l’incaricato della sorveglianza sui prezzi giunge alla conclusione che per l’anno 2020 sussiste un potenziale di risparmio di oltre un miliardo di franchi.

FAMH critica la metodologia adottata per il confronto dei prezzi
I laboratori medici della Svizzera FAMH in una presa di posizione del 18 marzo 2022 (solo in tedesco) criticano i confronti dei prezzi svolti da santésuisse e dall’incaricato della sorveglianza sui prezzi adducendo in parte grosse insufficienze metodologiche. La FAMH mostra che nel modello di santésuisse, osservando l'esempio della Germania, vi siano solo poche differenze se si tenesse conto della tariffazione corretta (tariffa di legge/privata), del potere d'acquisto e della struttura dei costi tra i due paesi. Senza ulteriori adattamenti del modello, le differenze si situano dal 15 al 20 per cento. Se nei calcoli si includessero anche l’aspetto dell’assistenza decentralizzata in Svizzera voluto dalla politica, la differenza sarebbe ancora minore e sarebbe attorno allo 0 per cento. Rispetto alla Germania, in Svizzera le/i pazienti e i medici approfittano di una struttura assistenziale molto decentralizzata e dunque rapida, anche perché il 40 per cento di tutte le analisi vengono effettuate direttamente negli studi medici, senza far capo ai laboratori. In un comunicato stampa (solo in tedesco e francese) la FAMH ha perciò chiesto di rinunciare ad adeguare la tariffa in modo precipitoso, senza procedere a un’analisi del rischio. Essa spinge invece affinché venga portato avanti il progetto già in corso concernente l’adeguamento della tariffa (transAL2). Gli adeguamenti necessari alla tariffa andrebbero eseguiti sulla base di fatti e modelli affidabili.

La CSS-N propone la libertà di contrarre per le analisi di laboratorio
La Commissione della sicurezza sociale e della sanità del Consiglio nazionale (CSS-N) nella propria seduta del 7 e 8 aprile 2022 ha preso una decisione concernente l’iniziativa per un freno ai costi: la CSS-N respinge tale iniziativa, sostiene però il relativo controprogetto. La CSS-N vuole rinunciare a prescrivere degli obiettivi, propone però diversi provvedimenti per il contenimento dei costi sanitari. Oltre agli interventi nella struttura tariffale ambulatoriale TARMED dovranno essere possibili pure tariffe differenziate. Adottando la libertà di contrarre per le analisi di laboratorio, le casse malati dovranno rimunerare unicamente le analisi dei laboratori con cui hanno stipulato una convenzione. Le rimunerazioni in tal caso dovranno essere ridotte rispetto a quelle stabilite dalle autorità. Tale regolamentazione non concerne i laboratori degli studi medici.

H+ chiede una politica sanitaria razionale
In un comunicato stampa del 9 aprile 2022 (in francese e tedesco) H+ ha chiesto al Parlamento di ritrovare nella sessione estiva il percorso della politica sanitaria nazionale. Secondo H+ soprattutto le misure proposte dalla CSS-N per le tariffe di laboratorio costituiscono una discriminazione dei fornitori di prestazioni. Tali misure infatti comporterebbero delle riduzioni delle tariffe di laboratorio e dunque un finanziamento insufficiente di un altro settore ospedaliero ambulatoriale le cui prestazioni attualmente coprono ancora i costi. H+ condanna inoltre la disparità di trattamento del settore ambulatoriale ospedaliero rispetto agli studi medici, visto che le misure non concernono i laboratori negli studi medici indipendenti.

H+ e la FAMH intendono coordinarsi
H+ e la FAMH intendono coordinarsi per procedere contro le misure previste dal Parlamento in riferimento alle prestazioni ospedaliere ambulatoriali e in particolare alle tariffe di laboratorio. Il segretariato centrale è già in contatto con i responsabili della FAMH.

Nei prossimi eFlash vi forniremo informazioni sulle tappe ulteriori.

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