Sgravare i reparti di pronto soccorso ospedalieri da casi di lieve entità, ma correttamente

Un’iniziativa parlamentare chiede delle tasse in caso di consultazioni inutili nei reparti di pronto soccorso ospedalieri. H+ respinge il progetto di legge della Commissione sanitaria del consiglio nazionale, poiché non è né costruttivo né praticabile e per gli ospedali e le cliniche comporta un dispendio supplementare che non possono fatturare.

Secondo il progetto di legge della Commissione della sicurezza sociale e della sanità del Consiglio nazionale (CSS-N), i Cantoni dovrebbero ottenere la competenza di aumentare di 50 franchi a carico della persona assicurata l’annuale importo massimo della quota parte percentuale per ogni consultazione nel reparto di pronto soccorso ospedaliero. Ciò nella misura in cui non vi è un indirizzamento scritto da parte di un medico, un centro per la telemedicina o una farmacia. Questa regolamentazione farebbe eccezione per le donne in gravidanza e i bambini di età inferiore ai 18 anni. 

Incentivo con arma a doppio taglio
La consultazione in merito al progetto è intanto conclusa. Come la maggioranza degli attori intervistati, pure H+ respinge in modo chiaro il progetto della CSS-N. Tasse speciali per singoli trattamenti non sono idonee a regolare flussi di pazienti. Inoltre, a livello etico, si tratta di un’arma a doppio taglio, dato che fanno sì che persone socialmente ed economicamente svantaggiate e persone affette da malattie croniche tendenzialmente non si sottopongono a trattamento. 

Invece di punire le e i pazienti con tasse speciali e addossare agli invianti e agli ospedali un dispendio amministrativo supplementare, che non viene neppure indennizzato, il Parlamento dovrebbe verificare delle misure che davvero abbiano effetto. Vale a dire, ad esempio, promuovere il triage dei casi urgenti nel settore della telemedicina, ma pure un’offensiva sulla formazione per futuri medici di famiglia, per contrastare la carenza in questo settore.

H+ induce inoltre a nominare un gruppo di lavoro che assieme a rappresentanti degli ospedali e altri attori interessati, in particolare Cantoni e invianti, chiarisce i dettagli ed elabora una proposta di soluzione praticabile.

Occorrono ulteriori eccezioni
Se ciò nonostante il Parlamento dovesse entrare in materia, secondo H+ occorre garantire perlomeno che in ogni caso siano esentati dalla tassa pure pazienti che in seguito all’entrata nel reparto di pronto soccorso sono stati trattati in regime stazionario e residenti di case di cura e di istituti per persone con disabilità. Occorre inoltre chiarire dal punto di vista giuridico il ruolo di invianti attribuito alle farmaciste e ai farmacisti.

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Stefan  Berger

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