Settore AINF/AM/AI: le stecche motorizzate passive (CPM) non vengono più remunerate

Per il trattamento a domicilio con stecche motorizzate passive il Servizio prestazioni e tecnologie mediche della CTM non ha trovato alcuna evidenza per quanto riguarda l’utilità medica. Dal 1° gennaio 2021 gli assicuratori nei settori AINF/AM/AI non dovranno dunque più assumersi i costi per questo trattamento – anche in combinazione con la fisioterapia.

Il Servizio prestazioni e tecnologie mediche della Commissione delle tariffe mediche AINF (CTM) ha valutato il trattamento dei movimenti con l’ausilio di stecche motorizzate passive (CPM). Il servizio è giunto alla conclusione che l'evidenza esistente non comprova alcun’utilità medica nella terapia non accompagnata a domicilio.
Per questo motivo il Comitato della CTM ha deciso che, in base alla situazione molto ampia dei dati presentata, non è possibile raccomandare l’impiego di stecche CPM nell’ambito di una terapia a domicilio – nemmeno se in combinazione con la fisioterapia. Ciò comprende tutti i generi di stecche (ginocchio, spalla, articolazione tibio-tarsica ecc.). Nel contempo la CTM raccomanda agli assicuratori del settore AINF/AM/AI di non remunerare più tali trattamenti, dopo un periodo di transizione.

Dal 1° gennaio 2021 non saranno più remunerate
Il Servizio centrale delle tariffe mediche (SCTM) ha ora comunicato che l’attuale regolamentazione delle remunerazioni è valida ancora fino al 31 dicembre 2020. Dal 1° gennaio 2021 i trattamenti di mobilizzazione con l’impiego di stecche motorizzate passive per la mobilizzazione (CPM) nel settore AINF/AM/AI non saranno più remunerati. Non ne sono interessati né l’applicazione post-operatoria delle stecche passive per la mobilizzazione nell’ospedale né l’applicazione di stecche attive.
Per ulteriori informazioni la CTM è volentieri a vostra disposizione.

H+ raccomanda ai propri membri di informare di questa nuova regolamentazione i servizi interni delle aziende che prescrivono i trattamenti con stecche motorizzate passive per la mobilizzazione.

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Bernhard  Freudiger

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