Autorizzazione: limitazioni anche in caso di copertura insufficiente

Il Consiglio nazionale vuole una regolamentazione delle autorizzazioni a fatturare a carico dell'AOMS per fornitori di prestazioni con un obbligo di limitazioni con cifre massime, anche nei Cantoni in cui la copertura è insufficiente. Ora la palla è passata di nuovo al Consiglio degli Stati.

Assieme ai Cantoni, H+ si oppone all'obbligo di limitazione dei fornitori di prestazioni, visto che per i Cantoni con copertura insufficiente ciò sarebbe assurdo. Ancora più strano è il diritto di ricorso degli assicuratori contro tali limiti massimi, difeso dal Consiglio nazionale. Il Consiglio nazionale ha ceduto unicamente per quanto riguarda l'abrogazione cantonale dell'obbligo di contrarre, per paura di un referendum e del fallimento del progetto.

A favore dell'obbligo e della limitazione con cifre massime
Il punto centrale delle divergenze discusse nella Commissione del Consiglio nazionale e nel plenum della camera bassa è stato quello a sapere se imporre la formulazione del Consiglio degli Stati e della Confederazione, secondo cui i Cantoni possono effettuare le limitazioni, o se tutti i Cantoni devono obbligatoriamente occuparsi di una tale limitazione e pianificarla, anche se sul territorio cantonale la copertura è insufficiente. Secondo il Consiglio nazionale, in caso di incremento dei costi superiore alla media il Cantone può fissare un tetto massimo di tali costi anche in singoli settori professionali, vale a dire non autorizzare in generale nessun nuovo fornitore di prestazioni. Inoltre, contro tali volumi massimi per settore professionale, gli assicuratori non potrebbero neppure inoltrare ricorso. I consiglieri nazionali si sono espressi con 146 voti a 30 a favore della formulazione potestativa e, con un rapporto simile di voti hanno anche votato a favore del diritto di ricorso per gli assicuratori.

Autorizzazione combinata con il modello di finanziamento uniforme delle prestazioni ambulatoriali e stazionarie (EFAS)
Che il Consiglio nazionale non fosse in vena di appianare le divergenze con la camera alta si è evidenziato nella discussione animata sulla soluzione transitoria e la combinazione del modello di autorizzazione con il finanziamento uniforme - integrato - delle prestazioni ambulatoriali e stazionarie (EFAS). Tutti gli argomenti a livello generale e oggettivamente fondati secondo cui si tratta qui di una violazione dell'unità della materia e secondo cui inoltre i due modelli si trovano in uno stato completamente differente delle consultazioni, sono rimasti inascoltati. Neppure il Consigliere federale Alain Berset, con il suo intervento conclusivo, ha potuto cambiare nulla, quando ha attirato l'attenzione sul rischio che la regolamentazione delle autorizzazioni potrebbe non entrare in vigore nel mese di luglio 2021, come previsto, e che il Parlamento in tal caso dovrebbe nuovamente decidere una proroga, nel «provisoire qui dure». Nel peggiore dei casi, se il modello EFAS dovesse fallire, la regolamentazione delle autorizzazioni potrebbe ancora essere affossata tra qualche anno. La combinazione della regolamentazione delle autorizzazioni con il modello EFAS è stata approvata in modo massiccio con 123 voti a 53.
Ora la palla è di nuovo passata al Consiglio degli Stati, rispettivamente alla Commissione d'esame preliminare. Quanto chiare erano le posizioni su cui si fissava il Consiglio nazionale, tanto chiare, fino addirittura arrivare all'unanimità, sono state le decisioni prese nel plenum del Consiglio degli Stati. Nella Commissione e nel plenum del Consiglio degli Stati ci sarà una battaglia tenace e il modello sarà nuovamente ritornato al Consiglio nazionale, con le divergenze rimanenti.
Come i Cantoni, H+ sostiene le decisioni del Consiglio degli Stati. La spada di Damocle del referendum continua dunque a pendere sopra la regolamentazione delle autorizzazioni.

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