Produzione di citostatici: procedura arbitrale tra l’USB e la CSS

L’assicurazione CSS respinge sistematicamente le fatture che contengono la tassa di elaborazione per la produzione asettica di citostatici ai sensi dell’EMT. Pure i tentativi intensi di conciliazione extragiudiziale non sono riusciti a convincere la CSS del fatto che la prassi di fatturazione è appropriata. È attesa ancora quest’anno una sentenza del tribunale arbitrale del Canton Basilea città.

L'assicurazione CSS, l’Arcosana e l’assicurazione malattie INTRAS contestano da tempo che le tariffe di elaborazione dell’elenco dei medicamenti con tariffa (EMT) per la produzione asettica di citostatici ai sensi della buona prassi di produzione (GMP) siano applicate correttamente. La CSS chiede indirettamente che la produzione avvenga ai sensi delle regolamentazioni GMP dell’Unione Europea, rifiuta però la fatturazione dei costi così generati nella farmacia ospedaliera mediante le tasse amministrative dell’EMT.

L’ospedale universitario di Basilea (USB), in collaborazione con l’associazione svizzera dei farmacisti dell'amministrazione e degli ospedali (GSASA) e H+ ha tentato intensamente di convincere la CSS dell’appropriatezza e dell'economicità di tale prassi di fatturazione, ma non è riuscito nell’intento. Per questo motivo, l’USB, sostenuto da altri undici ospedali, ha avviato una procedura presso un tribunale arbitrale. Visto che lo scambio degli allegati è concluso, con ogni probabilità il tribunale arbitrale (il tribunale delle assicurazioni sociali) del Canton Basilea Città emanerà ancora quest’anno la propria sentenza.

D’intesa con l’USB e la GSASA, H+ attenderà la sentenza prima di intraprendere ulteriori passi. H+ chiede a quegli ospedali che sono interessati dai rinvii da parte della CSS e che ancora non hanno assicurato il proprio sostegno all’USB di annunciarsi assolutamente a Bernhard Freudiger.

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Christoph  Schöni

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