Per lo sviluppo della qualità occorrono adeguate condizioni quadro legali

Per quanto riguarda la garanzia della qualità richiesta dalla legge, gli ospedali e le cliniche hanno ormai sfruttato tutte le possibilità legali. In un documento di posizione H+ indica i problemi e assieme all’alleanza Peer Review CH chiede gli adeguamenti di legge necessari, per permettere ai fornitori di prestazioni di adempiere alle prescrizioni senza dispendio supplementare sproporzionato e senza conseguenze a livello penale.

Nel quadro delle prescrizioni di legge gli ospedali e le cliniche sono tenuti a garantire la qualità del trattamento. La pratica professionale mette a disposizione numerosi strumenti, di buona qualità e solidi, per adempiere a tale richiesta (ad es. Peer Review interprofessionali oppure conferenze M&M). Per gli operatori specializzati l’attuazione di tali strumenti genera però conflitti con altre prescrizioni di legge, tra gli altri con la protezione dei dati o il segreto medico. Per adempiere a tutte le prescrizioni di legge, i fornitori di prestazioni dovrebbero accollarsi un dispendio di tempo amministrativo sproporzionato. Le presunte soluzioni ostacolano o impediscono addirittura i lavori veri e propri sulla qualità e non sono in armonia con il principio di efficienza della fornitura di prestazioni.

Il documento di posizione chiede condizioni quadro legali utili
H+ ha affrontato la problematica in un documento di posizione (francese i tedesco) e mostra che da parte del legislatore è necessario agire. I fornitori di prestazioni non sono più disposti a colmare delle lacune nelle leggi tramite soluzioni teoricamente pensabili ma non pratiche e legate ad attività amministrative supplementari. Il documento di posizione è applicabile a tutti i fornitori di prestazioni, ai sensi dell'art. 35 LAMal, dunque pure alle cliniche e agli studi medici.

Assieme all’alleanza Peer Review CH (H+, FMH e Swiss Nurse Leaders), H+ chiede che vengano effettuati gli adeguamenti di legge necessari. Servono tra gli altri la sicurezza del diritto per quanto riguarda l’analisi e la documentazione di potenziali di miglioramento e una protezione sufficiente della confidenzialità con determinate riserve per collaboratori e ospedali per proteggere questi ultimi da conseguenze penali nell’ambito della garanzia della qualità.

L’obiettivo è di permettere l’elaborazione dei dati personali nell’ambito della garanzia della qualità, nella misura in cui questa viene svolta da operatori specializzati e torna utile al trattamento di futuri pazienti.

Il presente documento di posizione mostra i limiti di legge nell'ambito del ciclo PDCA (ciclo di Deming) negli ospedali e nelle cliniche, in particolare quelli che sorgono in seguito alla consultazione di dati dei pazienti da parte di terzi (ad es. in occasione di Peer Review, audit) e alla documentazione di misure di miglioramento (ad es. CIRS). Sussiste però anche un’incertezza del diritto nel rilevamento e nell’impiego di dati dei pazienti che non vengono rilevati direttamente per il trattamento, o per altri scopi (misurazione, garanzia e sviluppo della qualità). Questo problema è ulteriormente acuito dalla revisione dell'art. 58 LAMal e dalla LPD.

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Isabelle  Praplan

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