La Confederazione interviene nelle pianificazioni ospedaliere cantonali

La Confederazione intende uniformare le pianificazioni ospedaliere cantonali tramite prescrizioni nazionali inserite nelle Ordinanze. Essa intende pure stabilire in che modo vengono determinate le tariffe ospedaliere e regolamentati i salari dei medici.

Il botto è avvenuto il 12 febbraio 2020 con la procedura di consultazione decisa e avviata dal Consiglio federale sulle ampie modifiche e i completamenti dell’OAMal, dell’OCPre e dell’OAInf concernenti la pianificazione ospedaliera cantonale e le tariffe ospedaliere stazionarie approvate dai Cantoni. La Confederazione, tramite nuove ordinanze, prescrive dunque ai Cantoni responsabili della pianificazione ospedaliera in che modo devono procedere e di che cosa devono tener conto. Sono confluite nelle modifiche delle ordinanze i provvedimenti originari da entrambi i pacchetti del contenimento dei costi, compresi i numeri massimi di letti o di interventi chirurgici. La Confederazione formula però pure prescrizioni concernenti la «dotazione di personale specializzato e il coinvolgimento di esperti adeguati al bisogno» quali criteri per il conferimento di un mandato di prestazioni. Vengono esplicitamente stabiliti i numeri minimi di casi (anche per operatore), i volumi massimi di prestazioni e i numeri massimi di letti per la somatica acuta, la psichiatria, la riabilitazione e il settore delle cure infermieristiche. Il rapporto dell’UFSP cita pure la possibilità per i Cantoni di introdurre dei budget globali nell’ambito della pianificazione ospedaliera, vale a dire una proposta dal pacchetto di misure 2 che ancora non è neppure in fase di procedura di consultazione.

La Confederazione formula prescrizioni per la rimunerazione dei medici
I mandati di prestazioni vengono conferiti con l’onere del «divieto di incentivi economici inappropriati per l’ampliamento dell'offerta», questo è quanto chiede la Confederazione e lo ha fissato letteralmente nel testo dell’ordinanza. Nel rapporto esplicativo vengono citati «bonus legati al raggiungimento di determinati quantitativi» oppure «retrocessioni (kickback) legate ai volumi» per medici, che ora s’intendono vietare a livello nazionale tramite ordinanza.
Nel capitolo tariffazione, nella tariffa delle prestazioni singole, i partner vengono obbligati a raffigurare i forfait quale «mezzo consolidato per evitare l’incremento dei volumi» (misura tratta dal pacchetto 1 contenimento dei costi). La tariffa può inoltre coprire «al massimo» i costi comprovati in modo trasparente di una «prestazione fornita in modo efficiente».

La Confederazione intende risparmiare fino a 250 milioni di franchi
Nell’OAMal in futuro dovrà essere disciplinata nel dettaglio la determinazione del valore di riferimento (benchmark) sulla base dei «costi per singolo caso o giornalieri corretti per il grado di gravità di tutti i fornitori di prestazioni in Svizzera», stabilendo che il benchmark potrà corrispondere «al massimo al 25° percentile». L’obiettivo perseguito dalla Confederazione è così costituito da risparmi per le cure medico-sanitarie obbligatorie dell’ordine di 200 - 250 milioni di franchi. Il Tribunale amministrativo federale nelle sue sentenze finora emanate ha protetto valori di benchmark fino al 50° percentile. La Confederazione intende ora intervenire e dimezzare a livello di ordinanza tale «valore massimo stabilito dai giudici». L’ordinanza prevede sia supplementi sia deduzioni nella procedura di benchmarking.
L’ordinanza si muove verso il baserate unitario per tutta la Svizzera e per tutti gli ospedali, basato sul benchmark nazionale di tutti gli ospedali. Nelle illustrazioni relative all’adeguamento dell’OAMal le differenze nei prezzi di base per singolo caso sono ancora considerate «in linea di principio possibili». Si precisa però che «delle peculiarità del singolo ospedale va tenuto conto non solo in caso di divergenza verso l’alto rispetto al valore di riferimento, ma anche di divergenza verso il basso.»

H+ svolge un’inchiesta tra i membri
La procedura di consultazione sugli adeguamenti delle ordinanze concernenti la regolamentazione federale centrale per la pianificazione ospedaliera cantonale e la determinazione delle tariffe ospedaliere aperta a metà febbraio si protrarrà fino al 20 maggio 2020.
Per l’elaborazione della consultazione dell’associazione degli ospedali, H+ svolgerà un’inchiesta tra i membri attivi per tastare il polso della base riguardo alla nazionalizzazione della pianificazione ospedaliera cantonale e dunque la limitazione di soluzioni per le negoziazioni tra i partner tariffali. H+ si opporrà alle regolamentazioni travalicanti in queste ordinanze, contenenti infrazioni contro la Costituzione e le leggi.

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