H+ verifica il TARDOC in modo puntuale

L’ats-tms SA ha inviato a H+ la documentazione per una verifica puntuale di TARDOC. Fino a fine marzo H+ deve rispondere all’UFSP in relazione alla tariffa ambulatoriale. Il Consiglio federale usa ora parole chiare anche nei confronti del Parlamento per quanto riguarda l’inoltro della tariffa da parte di curafutura, FMH e CTM: «Le premesse per l’approvazione della struttura tariffale TARDOC non sono date.»

Nel mese di luglio 2019 curafutura e la FMH hanno inoltrato per esame al Consiglio federale la tariffa per prestazioni singole ambulatoriali TARDOC, che era stata elaborata dai partner rimanenti nella ats-tms SA dopo l’uscita di H+ avvenuta nel 2018. In seguito, l’UFSP aveva chiesto a H+ e santésuisse di esaminare il TARDOC entro la fine del mese di marzo.

Dal mese di ottobre 2019 H+ aveva ripetutamente chiesto all’ats-tms SA di ricevere la documentazione sul TARDOC, necessaria per poter effettuare una perizia specialistica. L’ats-tms SA non è però entrata nel merito di tutte le nostre richieste e ha invece offerto un numero ridotto di documenti per l'esame. Di conseguenza, tramite una dichiarazione di confidenzialità, H+ si è impegnato a esprimersi sul TARDOC unicamente sulla base della documentazione messa a disposizione. Venerdì 7 febbraio la documentazione della ats-tms AG è giunta da H+ ed è attualmente oggetto di esami. Considerando il tempo rimasto a disposizione la valutazione verrà svolta in modo puntuale e da parte di esperti. La documentazione della ats-tms AG non contiene inoltre nessun tipo di informazione su quali premesse e regole abbiano portato all’elaborazione del TARDOC e non vengono mostrati dati impiegati nei modelli di costo, bensì unicamente i risultati.

Secondo il Consiglio federale il TARDOC non è approvabile
Ora è «ufficiale»: «Le premesse per l'approvazione della struttura tariffale TARDOC e quindi per una procedura amministrativa rapida non sono date.» Il Consiglio federale motiva questo verdetto chiaro come segue: «Nel caso in questione [...] visto che soltanto una parte dei partner tariffali (una minoranza degli assicuratori, soltanto i medici e non gli ospedali per i fornitori di prestazioni) ha partecipato alla sua elaborazione e che di fatto i partner non sono giunti a un'intesa su una struttura tariffale comune o sull'introduzione neutrale dal punto di vista dei costi della struttura tariffale», le premesse per avviare una procedura di approvazione non sono date. Nella risposta a un’interpellanza di Regine Sauter (FDP/ZH), il Consiglio federale stabilisce «che i due partner non sono riusciti a trovare un accordo sulla struttura tariffale». Come previsto, la domanda di approvazione del TARDOC è fallita perché sono state inoltrate due versioni differenti. Anche in questo caso il Consiglio federale scrive a chiare lettere: «Secondo Curafutura e FMH, il rapporto tra le tariffe delle diverse prestazioni è lo stesso in entrambe le versioni, che però si differenziano per il valore dei punti tariffali della valutazione.» I punti tariffali secondo il Consiglio federale rappresentano «l'elemento fondamentale di una struttura tariffale». Secondo il Consiglio federale, una convenzione tariffale deve indicare chiaramente il prezzo della rimunerazione di una prestazione medica, altrimenti non si tratta di una convenzione tariffale ai sensi della LAMal.

Passare la palla alla nuova organizzazione tariffale prestazioni ambulatoriali (TAOL)
H+ e santésuisse, le associazioni che non hanno preso parte all’inoltro della domanda TARDOC, hanno ora tempo fino alla fine di marzo 2020 per analizzare il TARDOC e fornire una loro valutazione all’UFSP. Nel frattempo il Consiglio nazionale tratta il pacchetto di misure 1 per il contenimento dei costi con la proposta che i partner tariffali (discordanti) costituiscano un’organizzazione tariffale nazionale per le prestazioni della medicina ambulatoriale. H+ si è espressa a favore della costituzione di un’organizzazione tariffale prestazioni ambulatoriali (TAOL), che oltre alla revisione del TARMED deve sviluppare pure forfait per la medicina ambulatoriale (ted. Pauschalen ambulante Medizin, PAM). Sia lo studio di fattibilità della SwissDRG SA sia il rapporto conclusivo del progetto di H+ denominato «forfait ambulatoriali» indicano i PAM quale via percorribile.

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