EFAS
Con il finanziamento uniforme (dal ted. EFAS) tutte le prestazioni nel sistema sanitario vengono finanziate secondo la medesima chiave di riparto, indipendentemente dal fatto se vengono fornite in regime ambulatoriale, stazionario o presso un’istituto di cura. I Cantoni si assumono almeno il 26.9 per cento dei costi e l’assicurazione obbligatoria delle cure medico-sanitarie (AOMS) al massimo il 73.1 per cento. L’unica eccezione è costituita dalle prestazioni stazionarie degli ospedali convenzionati, i cui costi come finora sono assunti dall’AOMS per un massimo del 45 per cento, mentre i Cantoni non versano alcun contributo.
In tutti i settori delle cure le associazioni dei fornitori di prestazioni e quelle degli assicuratori, assieme ai Cantoni designano un’organizzazione ciascuna, competente per l’elaborazione e lo sviluppo ulteriore, come pure l'adattamento e la cura delle strutture tariffali. Ciò si applica, come finora, al settore stazionario ospedaliero, con il finanziamento uniforme pure alle cure mediche ambulatoriali e alle prestazioni delle cure di pazienti lungodegenti. Nel settore stazionario ospedaliero, come finora, l’organizzazione tariffale è assunta dalla SwissDRG SA. Nel settore ambulatoriale se ne occupa l’Organizzazione per le tariffe mediche ambulatoriali (OTMA).
I fornitori di prestazioni e gli assicuratori sono tenuti a notificare gratuitamente alle organizzazioni tariffali i dati necessari. I partner tariffali sottopongono al Consiglio federale le strutture tariffali e gli adattamenti delle medesime per approvazione.
Nel settore medico (sia ambulatoriale sia stazionario) il finanziamento uniforme entrerà in vigore l’1.1.2028, nel settore delle cure di pazienti lungodegenti (istituti di cura, spitex, infermieri indipendenti) l’1.1.2032. Le corrispondenti modifiche delle ordinanze, secondo l’Ufficio federale della sanità pubblica, dovranno andare in consultazione nel 2026 rispettivamente nel 2030.
Link
Modifica della LAMal: finanziamento uniforme delle prestazioni
Informazioni dell’UFSP sull’EFAS
Comunicato stampa (H+, 24.11.2024)