Primo scambio di esperienze in merito all'attuazione della Convenzione sulla qualità ai sensi dell’art. 58a LAMal
Come è possibile verificare la qualità nell'ospedale? In occasione del primo scambio di esperienze in merito all’attuazione della CQ58a, l’accento era posto proprio su questo argomento. Rappresentanti di ospedali, cliniche, organismi di controllo, assicuratori e Cantoni hanno discusso alla pari, in che modo la qualità possa essere misurabile, verificabile e nel contempo organizzata in maniera da essere orientata al paziente.
Poco tempo fa si è tenuto il primo scambio di esperienze (ERFA) in merito all'attuazione della Convenzione sulla qualità ai sensi dell’art. 58a LAMal (CQ58a). Con 120 partecipanti l’interesse era grande, oltre a responsabili della qualità e dirigenti di ospedali e cliniche erano rappresentati pure Cantoni, organismi di controllo e altre organizzazioni sanitarie.
La qualità tra misurabilità e percezione
All’inizio al centro era la questione a sapere se la qualità nell'ospedale è oggettivamente misurabile o se è piuttosto una questione di percezione e di esperienza. È emerso chiaramente: La qualità nasce nell’interazione tra cifre, processi, prescrizioni di legge e impressioni soggettive, e vive del dialogo e della percezione di responsabilità.
Esperienze provenienti da ospedali, organismi di controllo, assicuratori e Cantoni
- L’ospedale pediatrico della Svizzera orientale ha riferito della propria esperienza nell’ambito delle prime verifiche pilota. Per principio la combinazione con certificazioni esistenti è possibile, comporta tuttavia un notevole dispendio supplementare durante le giornate di verifica. Un’attribuzione chiara delle responsabilità per ogni misura di miglioramento della qualità (MMQ) facilita l’attuazione.
- Dal punto di vista degli organismi di controllo è stato evidenziato che la CQ58a osserva l’istituto nel suo complesso, non solamente singoli settori. Ciò spesso rappresenta una novità pure per ospedali e cliniche che già sono certificati ISO o EFQM e richiede maggiori risorse. Negli ultimi anni il clima durante le verifiche è cambiato in modo positivo, di modo che pure gli ospedali verificati accolgono con sempre più favore uno scambio critico. In primo piano, dunque, non è più posto il controllo, bensì l’obiettivo comune di ottenere informazioni preziose dalle verifiche per lo sviluppo ulteriore della qualità e di rafforzare in modo sostenibile la sicurezza dei pazienti.
- Le associazioni degli assicuratori hanno sottolineato l’importanza della convenzione quale pietra miliare: la convenzione, a loro dire, rafforza la cultura dell’apprendimento, promuove la trasparenza e serve quale modello per ulteriori convenzioni in materia di qualità. Le nuove negoziazioni inerenti alla CQ58a nel settore ospedaliero già sono in corso, dato che la Convenzione scade nel 2027. Le esperienze derivanti dal primo anno di attuazione confluiscono nello sviluppo ulteriore.
- I Cantoni hanno spiegato il proprio ruolo importante nello sviluppo della qualità, anche se non sono coinvolti nell’art. 58a LAMal. Tramite l'esempio del CIRS è stato mostrato come si sovrappongono i requisiti, e quanto è importante armonizzare le prescrizioni tra di loro, per evitare doppioni per gli ospedali.
Impulsi per lo sviluppo ulteriore
L’attuazione della CQ58a è un primo passo importante, non è tuttavia sufficiente da solo. Lo sviluppo ulteriore è importante per raggiungere miglioramenti duraturi. Questo primo ERFA ha fornito alcuni impulsi in merito.
Conclusione
La qualità nel sistema sanitario si muove sempre tra la misurabilità e l’umanità. Essa nasce quando la critica non viene respinta, bensì utilizzata in modo costruttivo. A tale scopo servono apertura, dialogo e una cultura che permette di porre domande e che ascolta le obiezioni, da parte di ospedali, cliniche, organismi di controllo, autorità e parti contraenti allo stesso modo.
Riservate la data
Il secondo convegno ERFA si terrà nella mattinata del 10 settembre 2026.