Serve una regolamentazione delle cure acute e transitorie adatta all'uso nella pratica

Uno studio commissionato dall’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) è giunto alla conclusione che le cure acute e transitorie devono essere meglio adattate all'uso nella pratica e finanziate in modo adeguato. Nell'ambito del progetto in corso di H+ denominato «Finanziamento e tariffazione nelle interfacce» possono essere sfruttate sinergie in merito.

Su mandato dell’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP), le ditte Ecoplan e Serdaly&Ankers hanno esaminato attentamente le cure acute e transitorie (CAT). Hanno raccolto gli avvisi di esperte/i del settore stazionario e ambulatoriale e hanno consultato ospedali acuti e cliniche di riabilitazione.

Colmare le lacune nell’offerta
Le autrici hanno scoperto lacune nella post-terapia di pazienti che dopo una degenza ospedaliera non possono ancora rientrare nel loro ambiente abituale, o che necessitano di una soluzione transitoria prima di poter avviare la riabilitazione. Per colmare le lacune, le CAT andrebbero sviluppate ulteriormente, passando da uno strumento di finanziamento (ai sensi dell'articolo 25a capoverso 2 LAMal) a una vera e propria offerta di assistenza, vale a dire un’offerta transitoria interprofessionale vincolata a determinati requisiti (triage, tipo di prestazioni, durata, personale, infrastruttura). Per quanto riguarda la regolamentazione del finanziamento, le autrici non formulano una raccomandazione conclusiva. Esse constatano però che a causa della mancata remunerazione dei costi di degenza viene ostacolato il ricorso all’offerta di transizione adeguata al fabbisogno. H+ ha già ripetutamente attirato l’attenzione su tale punto.

Ritoccare il finanziamento
Attualmente l’UFSP sta analizzando i risultati dello studio e valutando le opzioni per la procedura ulteriore. Dal punto di vista di H+ un finanziamento sostenibile è una condizione imprescindibile per poter attuare anche nella pratica l’offerta di transizione interprofessionale. H+ chiede di prolungare in modo sensibile la durata della remunerazione (attualmente di 2 settimane), e di integrare i costi per il servizio alberghiero. H+ invita inoltre l’UFSP a elaborare un messaggio corrispondente che dovrà indicare se per i ritocchi menzionati sia necessario l’adeguamento della LAMal oppure no.

Sfruttare le sinergie
Tale processo è pertinente pure per il progetto in corso di H+ denominato «Finanziamento e tariffazione nelle interfacce», il cui obiettivo è il finanziamento a costi pieni analogamente al finanziamento degli ospedali. Per il progetto, H+ può far capo a basi già elaborate, specialmente sulla definizione del gruppo di pazienti. Allestire una struttura valida volumi-costi per tutta la Svizzera è di importanza centrale. Solo in questo modo appare realistica una soluzione negoziata con gli enti finanziatori, vale a dire i Cantoni e gli assicuratori malattia.

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Stefan  Berger

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