TAVI: La SSC inoltra la richiesta di adeguamento dell’OPre

Nel mese di dicembre 2021 l’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) ha comunicato i criteri che rendono obbligatoria l'assunzione delle prestazioni per l’impianto trans-catetere di valvola aortica (TAVI). Ciò perché secondo informazioni ricevute dall’UFSP il TAVI è impiegato in misura importante al di fuori dell'obbligo di assunzione delle prestazioni ed è ciò nonostante rimunerato dagli assicuratori malattia nell’ambito dell’assicurazione obbligatoria delle cure medico-sanitarie. La Società svizzera di cardiologia (SSC) si oppone ora alla decisione dell’UFSP secondo cui i casi di pazienti con lieve rischio di intervento chirurgico non possono essere fatturati tramite l’AOMS. H+ sostiene la richiesta della SSC di adeguare l’OPre.

In data 15 dicembre 2021 l’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) ha esortato i fornitori di prestazioni e i responsabili delle prestazioni al rispetto delle condizioni di assunzione delle prestazioni dell’assicurazione obbligatoria delle cure medico-sanitarie (AOMS) in caso di impianto trans-catetere di valvola aortica (TAVI) (ai sensi dell’allegato 1 dell’OPre) (cfr. eFlash 12/2021). Nel suo scritto, l’UFSP ha fatto notare tra gli altri che per persone con rischio lieve la TAVI è esclusa dall’assunzione delle prestazioni e ha esortato gli assicuratori malattie a verificare sempre i presupposti per l'assunzione dei costi.

L'UFSP motiva la sua posizione con il fatto che nel confronto con il Surgical Aortic Valve Replacement (SAVR) mancano i dati di durabilità nei pazienti con lieve rischio di intervento chirurgico e con costi più elevati in caso di ricorso alla TAVI. La Società svizzera di cardiologia (SSC) non accetta la decisione dell’UFSP di non far fatturare tramite AOMS i pazienti con rischio lieve e motiva la propria posizione affermando che in tal modo i fornitori di prestazioni non possono più trattare i pazienti secondo le direttive mediche vigenti. Secondo la SSC l'evidenza addotta dall’UFSP quale motivazione è superata, le riflessioni sui costi troppo vaghe.

In cooperazione con la FMH la commissione tariffale della SSC ha perciò inoltrato una richiesta di adattamento corrispondente dell’OPre alla Commissione federale delle prestazioni generali e delle questioni fondamentali (CFPF). H+ sostiene questa richiesta.

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Christoph  Schöni

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