WACC

Il legislatore prevede di applicare il concetto dei costi del capitale WACC, vale a dire la tariffa Weighted Average Cost of Capital, per la determinazione dei ricavi sui capitali usuali nel ramo per i gestori di ospedali.

Nella primavera del 2011 e 2014 H+ ha effettuato un'inchiesta tra i membri intitolata «Revisione LAMal sul finanziamento degli ospedali: il tasso WACC va ricalcolato!». Su tale base H+ ha dato mandato all'istituto IFBC chiedendo di verificare il tasso. Risultato della perizia:

  • Il tasso WACC va applicato in modo differente come previsto dall’OCPre.
  • Il tasso WACC sarebbe dovuto essere aumentato al 5.8% con effetto retroattivo al 1° gennaio 2010 e al 4.9% con effetto retroattivo al 1° gennaio 2014.

Nel mese di aprile 2017 H+ ha nuovamente effettuato un'inchiesta tra i propri membri. Ecco i motivi che hanno spinto H+ a far effettuare la perizia:

  • L'adeguamento periodico del tasso d'interesse è previsto dal legislatore.
  • Se sussiste il desiderio di una grande sicurezza pianificatoria, il WWZ raccomanda un esame dopo tre anni.

L'analisi delle serie temporali mostra che il tasso d'interesse applicato dal legislatore è ancora troppo basso e che urge aumentarlo. Secondo la perizia il tasso WACC sarebbe dovuto essere adatto al 4,8%, al 1° gennaio 2017.

H+ wird, gestützt auf das Gutachten, wiederum mit dem BAG Gespräche führen und fordern, die Höhe des WACC-Zinssatzes auf 4,8% anzuheben. Im Weiteren ist der Anwendungsrahmen des WACC-Zinssatzes neu auf der «regulatory asset base» zu berechnen und nicht auf dem Anlagevermögen, wie es der Preisüberwacher aktuell tut.

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Pascal  Besson

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