Riduzione del numero di ospedali: un quinto in meno in quattordici anni

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Nel 2019 la Svizzera contava in totale 281 ospedali e cliniche, vale a dire 83 unità in meno rispetto al 2001. Ciò significa una riduzione del 23% sull’arco di 18 anni. Questa tendenza si inserisce senza soluzione di continuità nello sviluppo a lungo termine (cfr. Ospedali e letti). Un motivo centrale per la riduzione è il progresso medico-tecnico che porta a degenze ospedaliere più brevi e rende dunque superflua una parte delle capacità disponibili. La tecnica moderna inoltre richiede anche maggiori investimenti. In molti luoghi sono dunque stati chiusi degli ospedali oppure alcune sedi sono state riunite. Questo processo ha colpito maggiormente gli ospedali pubblici, rispetto a quelli privati (Berger et. al. 2010: Spitäler. In Kocher und Oggier Hrsg.: Gesundheitswesen Schweiz 2010-2012, S. 373.).

 

Cambiamento strutturale: cure di base sempre più spesso negli ospedali centralizzati

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Tra il 2001 e il 2019 complessivamente il numero di ospedali e cliniche ha registrato un calo del 23%, da 364 nel 2001 a 281 nel 2019. Il gruppo a suo tempo più numeroso, gli ospedali delle cure di base, si è ridotto di quasi due terzi, da 151 aziende a 61 (-62%). Il numero degli ospedali di centro, nel medesimo lasso di tempo, è invece cresciuto da 26 a 44 aziende, ciò che corrisponde a un aumento di oltre due terzi (+69%). Le controtendenze dimostrano un processo di concentrazione (fusioni, creazioni di gruppi ospedalieri) che nel corso degli ultimi due decenni ha avuto luogo nel settore della somatica acuta (cfr. pure Ospedalizzazioni secondo il tipo di ospedale) In questo contesto sono pure stati chiusi diversi ospedali di piccolissime dimensioni.

Il numero di cliniche specializzate nel complesso è rimasto pressoché stabile (2001: 187 aziende, 2019: 176 aziende), a seconda del settore specializzato sono state però oggetto di fluttuazioni più o meno marcate. Nel 2019 le cliniche di riabilitazione erano 53, quelle psichiatriche 50. Le rimanenti cliniche specializzate nel 2019 hanno raggiunto un numero complessivo di 73 unità.

Chiaro risanamento strutturale

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Dalla fine della seconda guerra mondiale il panorama ospedaliero ha subito continue trasformazioni, ove si può distinguere una fase di crescita e una fase di ridimensionamento:

  1. La fase di crescita è durata dalla fine della seconda guerra mondiale fino all'inizio degli anni Ottanta. In questo lasso di tempo il numero di ospedali da 230 nel 1948 è passato a 462 nel 1982. Il numero di letti è aumentato da 42'000 a 76'000.
  2. La fase di ridimensionamento è iniziata nei primi anni Ottanta ed è tuttora in corso. Nel 2019 la Svizzera contava ancora 281 ospedali e circa 38’000 letti. Ciò significa una riduzione a livello assoluto del 39% per quanto riguarda gli ospedali e del 50% per i letti, rispetto al culmine del 1982.

Ospedali, letti e popolazione

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Dalla fine della seconda guerra mondiale il panorama ospedaliero ha subito continue trasformazioni, ove si può distinguere una fase di crescita e una fase di ridimensionamento:

  1. La fase di crescita è durata dalla fine degli anni 1940 fino all'inizio degli anni 1980. In questo lasso di tempo il numero di ospedali da 3,9 ogni 100'000 abitanti nel 1947 è passato a 7,2 nel 1982. Il numero di letti ogni 1'000 abitanti è aumentato da 7,7 a 11,9.
  2. La fase di ridimensionamento è iniziata negli anni 1980, ed è tuttora in corso. Nel 2019 la Svizzera contava ancora 3,25 ospedali ogni 100’000 e 4,4 letti ogni 1'000 abitanti. Ciò significa una riduzione del 55% per quanto riguarda gli ospedali e del 63% per i letti, rispetto al culmine del 1982.