Richiesta di trattamenti ospedalieri in continuo aumento

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Tra il 1970 e il 2015 il numero di pazienti ricoverati in Svizzera è cresciuto da 651'000 a 1,4 milioni. Ciò significa che è più che raddoppiato in 45 anni (+116%). Già solo negli ultimi 14 anni, dal 2001 al 2015, le cifre per caso hanno registrato un incremento di 30%.

Fino al 1994 H+ stessa (prima denominata VESKA) aveva rilevato e pubblicato i dati della statistica ospedaliera, ma in ultimo la fornitura di dati non funzionava più in modo completo. Dal 1994 questa mansione è stata affidata all'Ufficio federale di statistica. Pure questo trasferimento non è stato esente da intoppi. Le cifre per caso a partire dagli anni ottanta sono dunque in parte frutto di un calcolo teorico e la loro evoluzione è dunque solamente in parte significativa. Solamente a partire dall'anno 2000 circa i dati sono di nuovo sufficientemente affidabili.

Gli ospedali centrali acquisiscono un’importanza sempre maggiore

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Nel 2019 gli ospedali e le cliniche a livello svizzero hanno trattato 1,45 milioni di casi stazionari, di cui i due terzi erano relativi agli ospedali acuti delle cure centralizzate, vale a dire 0,96 milioni di casi (il 67%). La quota parte degli ospedali acuti delle cure di base rappresentava ancora il 17% (0,25 milioni di casi).  Complessivamente gli ospedali acuti hanno trattato 1,21 milioni di casi stazionari (l'84%).

Già nel 2006 gli ospedali centrali hanno superato gli ospedali acuti delle cure di base che fino ad allora erano in testa.  Da allora hanno registrato un ulteriore aumento (dell'87%) delle loro cifre per caso.  Nel medesimo lasso di tempo, tra il 2006 e il 2019, le cifre per caso degli ospedali delle cure di base sono diminuite del 42%.

L'evoluzione in controtendenza per quanto riguarda le ospedalizzazioni è coerente con lo sviluppo dei dati di struttura corrispondenti (cfr. tipi di ospedale). Tale sviluppo è tra gli altri il risultato di fusioni (formazione di gruppi ospedalieri) che hanno portato talune strutture delle cure di base a diventare strutture delle cure centralizzate.

Il rimanente 16% delle ospedalizzazioni è ripartito su cliniche psichiatriche (61’000 casi, il 4%), cliniche di riabilitazione (58’400, il 4%) e altre cliniche specializzate (114’000, l'8%). Le cifre per caso in questi segmenti nel periodo preso in considerazione sono state sottoposte a determinate oscillazioni (cfr. Ospedalizzazioni psichiatria e Ospedalizzazioni riabilitazione).

Gli ospedali di Basilea Città trattano il maggior numero di pazienti, per rapporto alla popolazione

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Nel 2019 nella media svizzera ogni 1'000 abitanti sono state registrate complessivamente 171 ospedalizzazioni. Il Canton Basilea Città con 426 casi su 1'000 abitanti ha la maggiore densità di casi, seguito da Appenzello esterno con 329 e Grigioni con 203 casi ogni 1'000 abitanti. I Cantoni con funzioni di centro e dotati di infrastrutture specializzate ad ampio ventaglio trattano un numero particolarmente elevato di casi, anche provenienti da fuori Cantone. Ma pure i Cantoni situati piuttosto in periferia esercitare un'attrazione su pazienti da fuori Cantone e su quelli residenti all'estero. Il Canton Appenzello esterno, con la sua offerta grande di cliniche private, ne è il miglior esempio. Nel Canton Grigioni invece è il turismo invernale a essere corresponsabile dell'elevata densità di casi.

Il numero di pazienti ricoverati aumenta, il numero di giornate di cura diminuisce

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Dal 1982 le ospedalizzazioni e le giornate di cura presentano una tendenza contraria. Il numero di ospedalizzazioni tende ad aumentare - da 0,65 milioni (stato 1970) a 0,95 milioni (stato 1982), 1,10 milioni (1998) e 1,45 milioni (2019). L'aumento tra il 1970 e il 1982 è stato del 46%; tra il 1982 e il 1998 il numero di ospedalizzazioni è ulteriormente cresciuto del 16% e tra il 1998 e il 2019 nuovamente del 31%.

Il numero di giornate di cura nel 1982 ha raggiunto una punta massima (23,2 milioni) e da allora tende a diminuire. Nel 1998 si contavano ancora 14,2 milioni di giornate di cura e nel 2019 ancora 11,6 milioni (-50% rispetto al 1982, -18% rispetto al 1998). Questo sviluppo riflette l’accresciuta efficienza degli ospedali, dato che questi ultimi curano un numero sempre maggiore di pazienti in tempi sempre più brevi. (cfr. Durata della degenza)

Per motivi di comprensibilità e leggibilità le giornate di cura sono indicate per 10'000 e le ospedalizzazioni per 1'000 persone.

A causa dell’allora cattiva situazione dei dati, i valori relativi gli anni Novanta raffigurano solamente in modo approssimativo la realtà. Dal 2015 la giornata di dimissione non è più conteggiata nella statistica UST, ciò che si riflette anche nel grafico.